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Comprendere il benessere umano è uno degli obiettivi più importanti della scienza psicologica e lo è per una buona ragione: la maggior parte degli esseri umani vuole sentirsi bene, evitare di star male ed essere libera da malattie. I ricercatori quindi sono da sempre desiderosi di comprendere i fattori psicologici, biologici e ambientali che influenzano il benessere di una persona.
Il benessere in ogni caso personale e, per definizione, soggettivo. Le persone differiscono per ciò che apprezzano, ciò per cui lottano e da cui traggono significato. Ognuno di noi possiede una complessa serie di convinzioni sul benessere che sono radicate nelle nostre esperienze personali, valori e contesto culturale.
Il benessere può essere quindi definito come uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’esere umano e caratterizza la qualità della vita di ogni persona come singolo o come comunità. Il benessere può essere considerato come il miglior equilibrio possibile tra piano biologico, psichico e sociale della persona.
Il concetto di benessere è tuttavia molto dinamico, l’uomo è alla continua ricerca di questo equilibrio che può venire a mancare con il tempo ed il modificarsi di alcune situazioni o condizioni. Anche all’interno del contesto lavorativo la ricerca di questo equilibrio è oggetto di continui studi da parte di scienziati ed interesse da parte di chi si occupa di risorse umane. E’ proprio in questo scenario che si pone il progetto di formazione esperienziale interamente dedicato allo sviluppo della cultura del benessere in azienda.
Il format di team building a cui è stato dato il nome di “WeFit” è stato progettato per infondere nei partecipanti la cultura del benessere intesa come corretta e più responsabile scelta dei cibi e capacità di progettare ed eseguire una corretta routine di movimenti giornalieri al fine di instaurare o mantenere uno stato di salute ottimale. Le due dimensioni su cui si va ad agire, alimentazione ed attività fisica, si integrano perfettamente nel contesto lavorativo e concorrono a definire lo stato di salute della persona.
Siamo veramente consapevoli delle conseguenze della nostra alimentazione sull’ambiente?
Le persone oggi possono sfruttare il loro potere d’acquisto per incidere sui metodi di distribuzione e produzione alimentare e concorrere ad una sostenibilità dal punto di vista ambientale (preservando gli ecosistemi), economico (generare posti di lavoro) e socio-economico (equo accesso ai diritti fondamentali).
Attualmente l’inattività fisica è identificata a livello globale come il quarto più importante fattore di rischio per la mortalità.
- Circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inattività fisica.
- L’inattività fisica è un fattore di rischio fondamentale per le malattie non trasmissibili, quali le patologie cardiovascolari, i tumori e il diabete.
- L’attività fisica apporta benefici significativi alla salute e contribuisce a prevenire le malattie non trasmissibili.
- Nel mondo, un adulto su tre non è sufficientemente attivo.
- Nel 56% degli Stati membri dell’OMS sono in atto politiche per contrastare l’inattività fisica.
- Gli Stati membri dell’OMS hanno concordato di ridurre del 10% l’inattività fisica entro il 2025.
Questi sono i dati ufficiali dell’OMS ed è sulla base di tutte queste premesse che è stata sviluppato questo progetto di formazione esperienziale e team building.
Svolgimento del team building
150 dipendenti di Axa sono stati divisi in 7 squadre. Ad ogni team è stato affidato un trainer e un budget con il quale era possibile acquistare degli ingredienti utili a comporre il menu di una giornata tipo. Il menu doveva rispettare alcuni parametri ben precisi, a questo proposito, ad ogni alimento era stato un punteggio specifico ottenuto sulla base della di macronutrienti e percentuale di sostenibilità. La prima parte dell’attività era quindi dedicata all’educazione alimentare mentre la seconda parte all’attività fisica. In questa fase i partecipanti dovevano creare una workout routine della durata di 1 min. circa che potesse essere ripetuta ogni giorno da chiunque, senza particolari doti fisiche. Questo allenamento doveva inoltre coinvolgere il maggior numero di muscoli ed essere ovviamente creativo e a tempo di musica. I punteggi ottenuti da ogni team nelle due fasi, sono stati sommati per ottenere quello finale utile a stilare una vera e propria classifica.
Questo tipo di formazione esperienziale oltre ad avere elementi ludici quali gioco e competizione, può essere considerato un team building progresso perchè tratta problemi civili ed educativi, che assolvono alla doppia funzione di “fare squadra“, lavorando in un contesto extra lavorativo e “trattare tematiche sociali” come una campagna di sensibilizzazione.
Questo format di team building è attualmente disponibile sia in presenza che online. Scrivici o chiamaci per organizzare nella tua azienda una campagna di informazione e sensibilizzazione sul benessere.
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